giovedì 16 luglio 2020

Fondazione Sf Magazine 20 Anniversay



Dal numero 18 di Fondazione una disamina sui maggiori romanzi che parlano del futuro della Terra. Una mistura esplosiva di storie e ambienti tra distopie e catastrofismo, da leggere in un fiato...

COME SARA’ IL FUTURO DELLA TERRA?

di Antonino Di Mari



Come sarà il futuro sulla Terra? come sempre un giorno dopo l'altro, dopo l'altro, dopo l'altro....un attimo di...., dopo l'altro, dopo l'altro, dopo l'altro...e allora abbiamo bisogno di inventarci accadimenti che possano eccitare i nostri sensi, dare una scossa alle nostre fantasie inventarci cose di un altro mondo, improbabili, che non hanno riscontro con il nostro modo di vivere. E così abbiamo inventato i politici e gli scrittori di sf. I primi pensano di rubare alle future generazioni per coprire i debiti attuali e i secondi gli fanno sparire le future generazioni così i primi si troveranno senza nessuno da rapinare. Comunque a noi interessa parlare delle opere dei secondi per cercare di farci un'idea di come potrebbe essere il futuro più o meno prossimo su questa Terra.

Alan E. Nourse-Il quarto cavaliere (The fourth horseman, 1983)  Il Quarto Cavaliere, com'è noto, è la Morte. Il contagio si estende inarrestabile ai paesi, alle città agli stati, finendo per coinvolgere tutti i continenti. Spaventose epidemie causate da bacilli e virus conosciuti e sconosciuti.
Alan E. Nourse-Medicorriere (The Bladerunner, 1974) Le autorità hanno instaurato un sistema crudele e semplice per limitare l'eccesso di popolazione: l'assistenza medica è gratuita per tutti, ma a condizione che il malato accetti di essere prima reso sterile. Molti non accettano, e nasce così una medicina illegale, clandestina, svolta da medici e infermieri che operano in condizioni precarie e pericolose, braccati dalla polizia del Controllo Sanitario.
Alexander Key-Conan, il ragazzo del futuro (The incredible tide, 1970)  Romanzo per ragazzi, post apocalittico.
Arkadi e Boris Strugatski-Picnic sul ciglio della strada (Piknik na Obochine, 1972) Anomalie fisiche inspiegabili e oggetti dalle qualità sorprendenti iniziano a comparire in sei diversi luoghi del pianeta Terra, le Zone.
Arthur C. Clarke-La città e le stelle (The city and the stars, 1956)  Pantofolaro. Una Terra del lontano futuro dove gli uomini sconfitti da una civiltà extraterrestre, si rinchiudono in una città supertecnologica. Proprio quest'ultimo motivo porta gli uomini a vivere in modo spento, perdendo spirito d'iniziativa e immaginazione.
Autori Vari-Catastrofi (Catastrophes, 1981)  Si parte con l'annientamento di tutto l'universo si prosegue con quello del Sole della Terra della Razza umana e per finire della civiltà. Man mano che le catastrofi si fanno sempre più locali aumenta anche la loro probabilità.
Autori Vari-Le città che ci aspettano (Future City, 1973) Quattordici modi di vivere il futuro nelle città.
Barbara Paul-Ragazza del 2051 (Pillars of salt, 1979) Nel 2051, le ragazze vengono educate sessualmente mediante escursioni temporali di quindici giorni nella mente e nel corpo di donne vissute in secoli precedenti. Con la stessa tecnica i giovani vengono istruiti anche in altre materie, mentre gli adulti approfittano di analoghe escursioni a scopo principalmente di relax.
Ben Bova-THX 1138 (THX 1138, 1971)  I cittadini vengono concepiti in provetta, sviluppati in recipienti, battezzati con una sigla, educati per via intravenosa e mantenuti in "stato di innocenza" mediante l'uso obbligatorio di droghe. Tutti poi, le precauzioni non sono mai troppe, sono sottoposti a costante controllo elettronico.
Brian W. Aldiss- Cittadino del tramonto (Greybeard, 1964) Ambientato diversi decenni dopo che i terrestri sono stati sterilizzati da un'ondata di radiazioni generate da un evento astronomico, il libro descrive un mondo che va svuotandosi, abitato da una popolazione senescente e senza figli.
Brian W. Aldiss-Barefoot in the Head (1969)  Come potrebbe diventare la Terra domani dopo una guerra psichedelica, le città sono state bombardate da nuvole di acido e un mondo che in precedenza aveva molte rotelle fuori posto, perde il senso comune.
Brian W. Aldiss-Il lungo meriggio della Terra (The long afternoon of Earth, 1961)  Monocromatico. La Terra è diventata un'unica grande foresta, un'unica grande pianta, e gli esseri umani alti circa trenta centimetri, divenuti color verde per meglio mimetizzarsi, devono condurre una strenua lotta per la sopravvivenza contro un mondo di insetti giganteschi e crudeli e contro un'infinità di piante mortali e in cui sta sorgendo il soffio dell'intelligenza.           
Camille Flammarion-La fine del mondo (La fin du monde, 1894) Nel 25° secolo l'umanità dovrà affrontare pericoli senza precedenti. Una cometa, molto più grande della Terra, potrebbe entrare in collisione con il nostro piccolo pianeta blu. La fine del genere umano sembra inevitabile, ma forse si può evitare.           
Charles Eric Maine-Il grande contagio (The Darkest of Nights, 1962) Apocalittico; la diffusione di un virus che uccide metà della popolazione scatena una rivolta generalizzata contro i governi, che sfocia in guerra civile.    
Charles Eric Maine-Il vampiro del mare (The tide went out, 1958)  Catastrofico. Descrive le fatali conseguenze di un esperimento nucleare sottomarino, che aprendo una voragine nel fondo dell'oceano determina l'abbassamento del livello dei mari in tutto il globo.    
Charles L. Harness-Se un nuovo orizzonte…(The Catalyst, 1980)  La chimica (sia organica sia inorganica) è stata spesso prodiga di nuove scoperte in questi ultimi anni, e molte volte le basi erano già state poste decenni prima. E la chiave per schiudere il nuovo mondo è nascosta nella mente di chi meno lo sospetta.         
Charles Platt-Crepuscolo sulla città (Twilight of the city, 1977)  Catastrofi sociali, politiche, economiche stanno portando velocemente il mondo verso un futuro che solo ottimisticamente possiamo considerare incerto ed imprevedibile. In realtà le previsioni sono fin troppo facili, i pronostici fin troppo sicuri.   
Chelsea Quinn Yarbro-Tra gli orrori del 2000 (False dawn, 1978)  Atroce prefigurazione degli orrori che (non inverosimilmente) ci aspettano alla fine del presente millennio (? Superato)             
Chris Anvil-Quando le macchine si fermeranno (The day the machines stopped, 1964)  Rimarranno in pochi a chiedersi: dove eravate quando le macchine si fermarono?   
Clifford D. Simak-Anni senza fine (City, 1952) Malinconico. Il lento declino della specie umana, l'abbandono da parte dell'uomo delle città divenute ormai relitto di epoche preistoriche, l'avvento della civiltà canina, le formiche alla conquista del pianeta.           
D.F. Jones-Sarà un futuro d'inferno (Bound in time, 1981)            Sarà un futuro d'inferno.
D.F. Jones-Crociera nella catastrofe (Don't pick the flowers, 1971) Un disastro per metà sismico e per metà chimico provoca da quindici a venti milioni di morti negli Stati Uniti, e passa poi a sconvolgere il resto del globo. In totale (a meno che il fenomeno non si ripeta) il numero delle vittime si aggirerà sul centinaio di milioni... Ma questa cifra non rappresenta in fondo che appena il tre per cento della popolazione terrestre. Perché allarmarsi eccessivamente?          
Damon Knight-Il lastrico dell'inferno (Hell's Pavement, 1955)  In un lugubre futuro l'uomo è ridotto a consumatore forzato, controllato mentalmente dalle compagnie commerciali.    
Daniel Drode-Superficie del pianeta (Surface de la planète, 1959) All'improvviso il sistema va in frantumi. Dopo secoli o millenni di sottosuolo, l'umanità è costretta a tornare sulla superficie del pianeta. Tra immense foreste riscopre un mondo ormai estraneo, selvaggio e impenetrabile.          
Daniel F. Galouye-Il mondo oscuro (The Dark World, 1961) I sopravvissuti al conflitto mondiale vivono da varie generazioni dentro le caverne, in un’ oscurità totale ed hanno imparato a sviluppare udito e odorato al posto della vista.     
Daniel Galouye-Stanotte il cielo cadrà (The day the Sun died, 1966) La Genesi secondo un punto di vista tra il fantastico e il mistico.   
David Brin-Il simbolo della rinascita (The Postman, 1985) Post apocalittico.         
David Brin-Terra (Earth, 1991) Dipinge un panorama dettagliato e completo di un pianeta allo sfascio pur lasciando ampio spazio all’ottimismo (quello reale e positivista, non quello della propaganda politica).    
David G. Compton-E scese la morte (Farewell, Earth's Bliss, 1966) Narra di un complotto per eliminare il problema della sovrappopolazione ricorrendo a un'arma biologica.          
David G. Compton-Terra di nessuno (Nomansland, 1993)  I maschi scompariranno dalla faccia della Terra. Sembra questo il destino di metà della razza umana.             
David Oppengard-I predatori del suicidio (The Suicide Collectors, 2008)  apocalittico. Un'epidemia di suicidi sta portando la specie umana verso l'estinzione.            
Dmitry Gluchowsky-Metro2033 (2002)  Romanzo ambientato nella metropolitana moscovita, nella quale si sono rifugiati gli ultimi superstiti di una guerra nucleare che ha provocato l'estinzione della vita umana sulla superficie terrestre.  
Edgar Pangborn-Davy, l'eretico (Davy, 1964) Post apocalittico, ambientato sul pianeta Terra devastato dalle radiazioni e dalle mutazioni, in cui le poche comunità di sopravvissuti sono diversissime tra loro.       
Edgar Pangborn-Il giudizio di Eva (The Judgement of Eve, 1966) I tre protagonisti maschili, giunti per caso in una fattoria dove abita Eva ed innamoratisi di lei, devono tornare dopo un anno di peregrinazioni nel pianeta devastato dalla guerra nucleare con la risposta alla domanda "Cos'è l'amore?".     
Edgar Pangborn-La compagnia della gloria (The Company of Glory, 1975) In cui un gruppo di sopravvissuti cerca di costruire le basi per la nuova civiltà.   
Ernest Callenbach-Ecotopia (Ecotopia, 1975)  Eco-fiction. Oregon, Washington e California del Nord si staccano dal resto degli USA per formare una società ecologicamente e socialmente progressista. I loro cittadini si affidano completamente alla energia solare e altre tecnologie di sicurezza ambientale.   
F.Pohl-J.Williamson-L'estate dell'ozono (Land's end)  La cometa Sicara raggiunge il nostro pianeta e lo sfiora, e nonostante tutte le misure di sicurezza, una vasta pioggia di frammenti si abbatte sul nostro mondo. Gli impulsi elettromagnetici causati dalla catastrofe mettono fuori uso tutti i circuiti elettronici, e quindi i mezzi di comunicazione dell'umanità. Lo strato di ozono viene ionizzato e virtualmente distrutto, con il risultato che quasi tutta la vita di superficie è minacciata dai raggi ultravioletti del sole.     
Frederick Pohl & C.M. Kornbluth-I mercanti dello spazio (The space merchants, 1953)  In una Terra sovrappopolata, in cui tutto è razionato, gli alimenti sono assicurati esclusivamente dalle colture idroponiche e il potere è in mano alle grandi agenzie pubblicitarie.         
Gary K. Wolf-Quarto: uccidi il padre e la madre (A generation removed, 1977)  Ma dopo il 49°, massimo 55° anno di età? Che fare di questi gerryes (dal greco geron, vecchio) improduttivi e rompiballe? Quale carta applicargli se non quella del Forno Crematorio?       
George H Smith-Il ponte di Quattro giorni (The four day weekend, 1966)  Se le automobili fossero davvero i nostri occulti padroni, se fossero loro a guidare noi, da un week-end all'altro, da un "ponte" all'altro, in una fatale, inarrestabile progressione, verso lo sterminio definitivo, verso il genocidio?       
George Stewart-La Terra sull'abisso (Earth Abides, 1949)  Uomo vs natura, questo è un vero classico. Il personaggio principale, Isherwood Williams, torna da un viaggio nelle montagne della California per scoprire che una piaga ha spazzato via la maggior parte della popolazione terrestre.    
Greg Bear-La musica nel sangue (Blood Music, 1986)  I linfociti intelligenti, ribattezzati noociti, si spargono per il mondo come un virus. I noociti prendono possesso del pianeta, secondo una teoria semplicemente attraverso il pensiero, mutando le fondamenta della fisica grazie alla concentrazione. In questo modo il clima cambia rapidamente e i pochi esseri umani sopravvissuti attraversano un periodo buio. Ma alla fine un ultimo mutamento pone fine a tutte le sofferenze.    
Gregory Benford, Timescape (1980) Un romanzo su scienziati che fanno scienza è incentrato sulla possibilità di comunicare attraverso il tempo. La trama viene palleggiata fra una realtà compromessa dal punto di vista ambientale ed una realtà – figlia della comunicazione con la prima – dove il peggio è stato superato. Forse.            
H. G. Wells-La macchina del tempo (The Time Machine, 1895) in cui il viaggio nel futuro mostra un'umanità irriconoscibile e bestiale a causa delle guerre e delle divisioni sociali.           
Harry Harrison-Largo! Largo! (Make room! Make room!, 1966)  Romanzo di denuncia totale dei disastri ecologici che stanno avvenendo sulla Terra.            
Ian MacMillan-Virus Cepha (Blakely's Ark, 1981)  Classificazione del morbo: Parassitosi encefalica. - Agente Patogeno: Virus "Cepha" - Origine: Sconosciuta. - Caratteristiche: Virus capace di impiantarsi parassiticamente su altri virus. Trasmissione: tutte le forme conosciute di contagio virale. Periodo di incubazione: sette giorni. - Sintomi: Emicrania, vertigini, prurito, nausea, seguiti a distanza più o meno breve da violente nevralgie con vomito, convulsioni, delirio. Morte per collasso cardiaco o soffocazione da vomito. - Prevenzione: Nessun sistema efficace. - Cure: Nessuna. - Probabilità di sopravvivenza: Zero.    
Irvin A. Greenfield-Le acque della morte (Waters of death, )  Il fondo marino è considerato come "inesauribile fonte di cibo per l'umanità".     
Isaac Asimov-Abissi d'acciaio (The caves of steel, 1957) New York (e la Terra) è irriconoscibile, un'immensa metropoli coperta che non viene mai a contatto con l'aria dove milioni di persone brulicano come formiche sulle strade mobili. Dove il lusso del privato è inammissibile. Dove sopratutto i robot stanno togliendo i posti di lavoro agli umani.       
Isaac Asimov-Paria dei cieli (Pebble in the Sky, 1957) post apocalittico, dove la Terra è devastata dalle radiazioni e nessuno ha più memoria della società precedente.    
Isidore Haiblum-I mutanti del 2025 (The mutants are coming, 1984)  I mutanti delle generazioni successive alla Terza Guerra Mondiale sono creature d'incubo con per esempio due o tre teste e cinque o sei tra gambe e braccia, ovvero con una sola testa e praticamente nient'altro.            
J.-H. Rosny aîné-La morte della Terra (La mort de la terre, 1910) In un lontano futuro i pochi sopravvissuti alla scomparsa dell'acqua dalla superficie della Terra si sono riuniti attorno alle ultime oasi.           
Jack London-Il morbo scarlatto (The Scarlet Plague, 1912) Romanzo breve considerato capostipite del genere catastrofico, in cui si narra di un contagio che annienta la civiltà umana.   
James Blish-Futuro al rogo (Burning, 72)  Negli Stati Uniti, prende vita un movimento d'opposizione alla scienza, una gigantesca cospirazione capace di pilotare sistematicamente grandi folle inferocite verso il linciaggio degli scienziati e la più barbara distruzione delle università.        
James Braziel-35 miglia a Birmingham (Birmingham, 35 Miles, 2008)  Eco-apocalittico. Il buco dell'ozono ha reso estreme le condizioni di vita sul pianeta.       
James G. Ballard-Condominium (High Rise, 1975)  CONDOMINIO è "la coesistenza di più proprietari in una stessa casa d'abitazione: ognuno è proprietario singolo del suo appartamento, e proprietario comune di scale, ingresso, tetto, tubature, fognature, eccetera". Ma ognuno sa che le cose non vanno lisce neanche quando il condominio sia limitato a una ventina di appartamenti. Nel gigantesco CONDOMINIUM gli appartamenti sono un migliaio.           
James G. Ballard-Deserto d'acqua (The drowned world, 1962)  Umido. Un mondo sommerso dallo scioglimento delle calotte polari trasformato in una continua serie di immense paludi.          
James G. Ballard-Foresta di cristallo (The crystal world, 1966)  Riflessivo. Lo sconvolgimento dell'ambiente. In alcune zone della Terra si verifica un processo di cristallizzazione di tutta la materia organica e inorganica.   
James G. Ballard-La zona del disastro (Disaster Area, 1967)  Nella zona del disastro ciascuno di noi c'è già ed è troppo tardi per uscirne": è questo il solo, gelido, impassibile messaggio.       
James G. Ballard-Terra bruciata (The Burning World, 1965)  Apocalittico. Una grave siccità colpisce il mondo intero, provocando la scomparsa di fiumi, laghi e la progressiva ritirata degli oceani.     
James G. Ballard-Ultime notizie dall'America (Hallo America)  Da oltre un secolo non si avevano più notizie dagli USA. Il grosso della popolazione americana si era ormai ritrasferito da tempo nei continenti d'origine - Europa, Asia, Africa - e questi continenti sono stati troppo presi dai problemi della loro stessa sopravvivenza per occuparsi d'altro.         
James G. Ballard-Vento dal nulla (The wind from nowhere, 1961)  Il vento soffiando tempestoso e senza tregua, rende a poco a poco impossibile la vita sulla superficie del globo.     
James T. Mcintosh-Il mondo finirà Venerdì (One in three-hundred, 1956) La Terra sta per morire, un’ alterazione delle radiazioni solari ridurrà in cenere ogni cosa e ogni essere vivente.             
James White-Chirurgia per la Terra (Underkill, 1979)  Da anni ci sentiamo dire che la nostra società è una grande malata, che il nostro mondo ha bisogno di cure urgenti e radicali. Ambientato in un futuro non troppo lontano, fra crescente degradazione urbana, crescente terrorismo, crescente affollamento, e sempre più disperata mancanza di energia.          
Jerry Sohl-Morbo orrendo (The haploids, 1952)  E' la storia di un gruppo di donne che credevano di diventare le padrone del mondo. Una storia appassionante, con una sorpresa ad ogni riga, sullo sfondo di un appassionante problema di genetica a cui molti scienziati hanno dedicato la vita, senza risolverlo: la partogenesi.          
Joan Slonczewski-Le mura dell'eden (The Wall Around Eden, 1989)  La Terra sta morendo e nubi di polvere radioattiva oscurano il sole.    
John Brunner-Il gregge alza la testa (The sheep look up, 1972)  Fantaecologico & Antiamericano. L'aria è pressoché irrespirabile, il cibo è ottenuto quasi tutto artificialmente. Tutto questo nei paesi ricchi, altrove va ancora peggio. Per salvare il mondo l'unico modo è eliminare i duecento milioni di pazzi che hanno finito per rovinarlo completamente, doloroso ma necessario suicidio nucleare.   
John Brunner-Il sogno della Terra (The dreaming Earth, 1983)  Sovrappopolazione, problemi alimentari, crisi energetica amplificata a dismisura.    
John Brunner-L'orbita spezzata (The jagged orbit, 1969) Antirazzista. Gran parte del genere umano è troppo affezionato ai suoi odi insensati, un'agghiacciante ipotesi futura che prende spunto da uno dei problemi più scottanti della realtà quotidiana, il razzismo.    
John Brunner-Tutti a Zanzibar (Stand on Zanzibar, 1968)  Simulazione iper-reale. Ritratto di un mondo sovraffollato, con le leggi eugenetiche che mirano a ridurre il taso di natalità.            
John Christopher-L'inverno senza fine (The Long Winter, 1962)  Il ritratto di un mondo invaso dal ghiaccio e da un razzismo di segno capovolto, col predominio dei neri sui bianchi.            
John Christopher-Morte dell'erba (The death of grass, 1956) post apocalittico, dove un virus stermina tutte le coltivazioni di graminacee, grano, avena, orzo, segale, mais, miglio, canna da zucchero e perfino l'erba, facendo regredire la società al medioevo. L'uomo è amico per convenienza e nemico per istinto.      
John Christopher-Una ruga sulla Terra (A wrinkle in the skin, 1965) Un assestamento, un piccolo cambiamento nella superficie terrestre visto in scala planetaria, una ruga nella terra. Ma sufficiente a cancellare la civiltà così come la conosciamo. Il fenomeno è drammatico ed improvviso e tutta la storia praticamente si svolge successivamente alla catastrofe. I pochi sopravvissuti si muovono in un mondo totalmente sconvolto tra episodi surreali.        
John Wyndham-I trasfigurati (The Chrysalids, 1955) post apocalittico, in cui la Terra è stata sconvolta, presumibilmente, da un olocausto atomico, e le piccole comunità scampate al disastro distruggono o estromettono qualunque individuo caratterizzato da ogni benché minima mutazione.     
John Wyndham-Il giorno dei Trifidi (The day of the Triffids, 1951)  La fatale conseguenza della cecità con la quale si fabbricano ordigni di morte per poi seminarli in cielo da usare come spade di Damocle.          
Jose Saramago-Cecità, (Ensaio sobre a Cegueira, 1995)  In cui, in un tempo e in un luogo non precisati, all'improvviso l'intera popolazione diventa cieca per un'inspiegabile epidemia.         
Judith Merril-Orrore su Manhattan (Shadow on the Earth, 1952) Non è soltanto un'ammirevole(?) storia di distruzione, ma è anche lotta per la sopravvivenza.   
K.W. Jeter-Noir (Noir 1998)  In questa società del prossimo futuro, i pirati informatici vengono condannati a morte per violazione del copyright, e le corporazioni economiche detengono un potere senza limiti.      
Kate Wilhelm, Il Tempo del Ginepro Le conseguenze sociali di una crisi ambientale che colpisce gli Stati Uniti, attraverso le storie di alcuni personaggi coinvolti nel tentativo di salvare il salvabile. Cupo ma fondamentale.      
Keith Roberts-Il mondo degli aquiloni (Kiteworld, 1985) La catastrofe nucleare ha sconvolto il mondo? La vita continua... La vecchia civiltà è scomparsa lasciando solo macerie e ricordi? La vita continua... Poco oltre i limiti della città si stende un deserto popolato di demoni? La vita continua...          
Kim Stanley Robinson-la trilogia dell’Orange County Autore di riferimento quando si parla di ambiente. I tre romanzi descrivono tre Californie parallele – la prima imbarbarita dopo un olocausto nucleare, la seconda ipertecnologica ma al limite del vivibile, la terza eco-friendly ma politicamente frizzante.   
Kit Pedler & Gerry Davis-Lebbra antiplastica (Mutant 59 the plastic eater, 1971)  La plastica "cede", la plastica "muore". E' l'inizio di una disperata battaglia per salvare il mondo; è la cronaca di una crisi che saranno in pochi a trovare gratuita, esagerata, incredibile. Ormai, purtroppo, sappiamo dove stiamo.           
Kit Pedler & Gerry Davis-L'effetto dinosauro (Brainrack, 1974)  Il gigantismo che sta sotto gli occhi di tutti, l'inefficienza dei servizi, il caos in cui viviamo, dimostrerebbero che il "cervello" del pachiderma sociale non è ormai più in grado di coordinare e far funzionare niente. E' soltanto un'intuizione intelligente, o davvero qualche male "organico", e scientificamente dimostrabile, minaccia l'umanità?     
Kurt Vonnegut-Comica finale (Slapstick, 1976)  La vita dell'ultimo inverosimile Presidente degli Stati Uniti, divenuto inverosimile Re di Manhattan, genio-idiota, gemello incestuoso, gigante buono, tossicodipendente, collezionista di candelabri.      
Kurt Vonnegut-Distruggete le macchine (Player piano, 1952) La visione delle macchine che hanno rimpiazzato l'uomo. Il benessere materiale è stato così raggiunto grazie all'impiego massiccio della meccanizzazione, le machine hanno sostituito l'uomo anche in gran parte delle attività intellettuali.      
Kurt Vonnegut-Ghiaccio Nove (Cat's Cradle, 1963)  La catastrofe finale, il ghiaccio nove che trasforma tutta la terra in un’ immensa distesa solida e immobile.        
Leonard Daventry-Ricordatevi di noi (You must remember us, 1980) "L'umanità appare fatalmente destinata a spegnersi sull'ultimo pianeta che gli ultimi terrestri sono riusciti fortunosamente a raggiungere".          
Leonard Daventry-Terremoto di grado XIII (Degree XIII, 1980)  XIII: Distruzione totale delle opere civili, abbattimento delle scarpate ferroviarie e delle dighe; edifici rasi al suolo o inghiottiti nei crepacci; deviazione dei corsi fluviali, maremoti e fuoriuscita delle acque dai laghi. Oltre una determinata accelerazione delle onde sismiche, eruzioni vulcaniche e profonda alterazione della topografia delle zone colpite. Bene. Proviamo adesso a immaginarci dei sempre possibili terremoti di... grado XIII.           
M.P. Shiel-La nube purpurea (The Purple Cloud, 1901) in cui la fuga accidentale di un composto gassoso uccide ogni persona sul pianeta.     
Mack Reynolds-Effetto Valanga (Depression or brust, 1974)  Un cittadino fa una sera i suoi conti e si accorge di non potersi permettere un nuovo, modernissimo modello di frigorifero. Annulla l'ordinazione e mette in moto, in piena innocenza, uno spaventoso cataclisma recessivo. Il suo piccolo risparmio di bilancio si ripercuote di prodotto in prodotto, d'industria in industria, producendo una reazione a catena che paralizza in pochi mesi l'intera economia mondiale.    
Margaret Atwood-L'ultimo degli uomini (Oryx and Crake, 2003)  post apocalittico, in cui l'ambiente è stato profondamente alterato dal riscaldamento globale e dall'inquinamento, la Terra è infestata da animali mutanti, e l'umanità è stata quasi completamente distrutta da un virus appositamente progettato.         
Marion Z. Bradley-L'onda che sale (The climbing wave, 1955)  La Terra intera ha rinunciato alla tecnologia ed alla scienza o almeno le hanno assegnato un ruolo minore nella loro vita.           
Mary Wollstonecraft Shelley-L'ultimo uomo (The last man, 1826) Una storia pioniera della fantascienza che narra dell'apocalisse dell'umanità nel XXI secolo.   
Mauro Antonio Miglieruolo-Come ladro di notte (1966) la Parusia, intesa come la cancellazione della vita intelligente dall'universo, è il fine supremo dell'autoproclamata Congrega degli Inumani.        
Michael Crichton-Stato di paura (State of Fear, 2004)  Il tema principale del libro è ovviamente quello legato al surriscaldamento globale. Nell'opera alcuni personaggi senza scrupoli fomentano la preoccupazione della popolazione per la salvaguardia dell'ambiente per poi sfruttare lo "stato di paura" creatosi per fini personali . Costoro tentano di raggiungere i loro scopi generando disastri ambientali mediante futuristiche apparecchiature in grado di controllare i fenomeni naturali, un vero e proprio terrorismo ambientale a scopo di lucro.        
Michael Elder-Megalopolis 2073 (Nowhere on Earth)  L'anno è il 2073. La popolazione continua a crescere, continua a stiparsi ogni giorno di più in mini-alloggi che ha diritto di occupare solo a turni di otto ore al giorno. Il resto del tempo è occupato dal lavoro di massa e dalle ricreazioni di massa. Il resto dello spazio è occupato da poche cime di montagne che stanno venendo spianate anche loro, per far posto agli ultimi grattacieli.    
Michael G. Coney-Certi strani amici (Friends come in boxes, 1973)  Nel corso del XXI secolo il problema della sovrappopolazione viene risolto dai governi di tutto il mondo in modo originale; non appena ogni cittadino raggiunge i quarant'anni il suo cervello viene rimosso e trasferito nel cranio adattato di un bambino di sei mesi.       
Mordecai Roshwald-Apocalisse tascabile (A Small Armageddon, 1962) apocalittico. L'equipaggio di un sottomarino nucleare fa ammutinamento e si impossessa del mezzo con tutte le sue armi, mettendo sotto ricatto nucleare le nazioni.      
Mordecai Roshwald-Livello 7 (1959) Apocalittico; il diario di uno dei testimoni della distruzione nucleare dell'umanità     
Nevil Shute-L'ultima spiaggia, (On the Beach, 1957) Post apocalittico; la storia degli ultimi sopravvissuti all'olocausto nucleare che attendono la fine.   
Norman Spinrad-Condizione Venere (Greenhouse summer)  Gli speculatori del business ecologico sanno che l'ambiente sta per collassare. E' trascorso appena un secolo dai nostri giorni e già il mondo è diventato irriconoscibile: New York semi-sommersa, Parigi una città tropicale, la Siberia trasformata in granaio del mondo... Ma per l'ultimo atto è in programma qualcosa di veramente speciale, la Terra sta entrando nell'imprevedibile, inaudita, mostruosa Condizione Venere.     
Olaf Stapledon-Infinito (The last and first men, 1930)  Infinito. Storia futura in cui viene descritto il destino di diciotto razze umane che si evolvono per milioni di anni fino a diventare simili a Dei.   
Pat Frank-Addio, Babilonia (Alas, Babylon, 1959)  Apocalittico; lo scoppio della guerra nucleare visto da un remoto paesino della Florida.             
Philip K. Dick-Cacciatore di androidi (Do androids dream of electric sheep?, 1968) Lo scenario è un futuro non troppo lontano, dove l'umanità stremata dalla guerra nucleare, ha gradualmente abbandonato la Terra emigrando verso le colonie esterne. La polvere radioattiva ha estinto quasi completamente la fauna e minato la psiche umana, l'inebetimento televisivo, le ambiguità delle religioni e i rifiuti e i detriti che si moltiplicano spontaneamente, dipingono un quadro di angoscia e desolazione. (Il kipple è fatto di oggetti inutili, inservibili, come la pubblicità che arriva per posta, o le scatole di fiammiferi dopo che hai usato l’ultimo, o gli involucri delle caramelle o l’omeogiornale del giorno prima. Quando non c’è più nessuno a controllarlo, il kipple si riproduce. Per esempio, se quando si va a letto si lascia un po’ di kipple in giro per l’appartamento, quando ci si alza il mattino dopo se ne trova il doppio. Cresce, continua a crescere, non smette mai).     
Philip K. Dick-Cronache del dopobomba (Dr. Bloodmoney, or How We Got Along After the Bomb, 1963) post apocalittico, l'unico romanzo in cui affronta in modo diretto il tema della catastrofe nucleare, immaginando la società che seguirà.      
Philip K. Dick-La penultima verità (The penultimate truth,1964 )  In un futuro imprecisato la maggior parte dell'umanità è ridotta a vivere in enormi villaggi sotterranei e a produrre androidi che possano combattere nella guerra combattuta sulla superficie. In realtà la guerra è terminata da tempo e gli androidi prodotti vengono usati come fedeli servitori dalla classe dirigente che vive sulla superficie in enormi ville costruite nei punti dove la radioattività è minore, continuando a far credere agli abitanti dei formicai che la guerra è ancora in corso tramite finte immagini di guerra trasmesse dalla televisione durante i discorsi del presidente-fantoccio Talbot Yance (un simulacro meccanico i cui discorsi sono scritti dagli uomini-Yance).            
Philip Wylie ed Edwin Balmer-Quando i mondi si scontrano (When Worlds Collide, 1933) Astro-catastrofico.              
Pierre Boulle-Il pianeta delle scimmie (La planète des singes, 1963) Post apocalittico.           
Raymond F. Jones-L'incubo dei Syn (Syn, 1969)  Dopo la guerra atomica un nuovo flagello minaccia l'umanità: quello degli "uomini sintetici", detti comunemente Syn. La loro identificazione è affidata alla polizia, ma per scoprirli con una certa sicurezza ci vogliono attrezzati laboratori scientifici.         
René Barjavel-Diluvio di fuoco (Ravage, 1943) Apocalittico. Interruzione globale dell'elettricità: la tecnologia si rivolta contro l'umanità.            
Richard A. Lupoff-Trenta milioni bruceranno vivi (A crack in the sky, 1976)  Sul nostro superinquinato pianeta, l'umanità vive ormai solo in pochi ma giganteschi agglomerati protetti da immense cupole di plexiglass, in condizioni che ad alcuni potrebbero anche piacere: il consumo di droga per esempio è vivamente incoraggiato, e così pure è approvata e lodata la promiscuità dei matrimoni multipli.     
Richard Matheson-Io sono leggenda (I Am Legend, 1954) Post apocalittico, in cui si racconta la vita dell'ultimo uomo sopravvissuto a un'epidemia che ha trasformato l'umanità in vampiri.       
Robert Silverg-Ali della notte (Nightwings, 1969)  Ambientato in un futuro remoto, descrive lo sfaldarsi di una società di tipo feudale.     
Robert Silverbeg-Il figlio dell'uomo (Son of man, 1971) Affronta il tema dell'evoluzione, delle mutazioni cui la vita potrà andare incontro fra migliaia di anni.     
Robert Silverg-Monade 116 (The world inside, 1971)  La vita di una comunità del 24° secolo rinchiusa in una gigantesca torre di mille piani. Promiscuità sessuale ed erotismo in funzione della procreazione.                                                  
Robert Vacca-Il medioevo prossimo venturo (1971)  I grandi sistemi tecnologici e l’alta tecnologia diventano sempre più complessi nei pochi paesi avanzati del mondo. Se la nostra capacità di gestire la tecnologia e la sua crescente complessità non aumenterà in modo drammatico, correremo rischi sempre maggiori e forse fatali.    
Roberto Vacca-La morte di megalopoli (1974) Apocalittico, in cui un incidente apparentemente banale provoca una reazione a cascata che conduce verso la catastrofe globale.   
Roger Zelazny-La pista dell'orrore (Damnation Alley, 1968)  Una fauna mostruosa nata da mutazioni biologiche in seguito a catastrofe atomica.           
Samuel R. Delany-Triton (1976)  Scambista. Immaginate un futuro in cui l'umanità è suddivisa in quaranta o cinquanta sessi base, catalogati poi in nove categorie, quattro delle quali omofile; alla possibilità di farsi rigenerare il corpo, ringiovanirlo, migliorarlo. Si può cambiare sesso in pochi giorni e preferenze sessuali in pochi minuti. Si lavora cinque ore al giorno per quattro giorni la settimana. C'è la maggior libertà di pensiero e azioni. Si tratta dunque del migliore dei mondi possibili?             
Sheri S. Tepper-Cronache del dopoguerra (The gate to women's country, 1988)  Sulle ceneri di una guerra atomica è nata una civiltà sospesa tra realtà e rappresentazione, un intreccio di usanze che ruota attorno agli archetipi di femminile e maschile. La Storia è in mano ai "figli di guerrieri" reclusi nelle loro caserme, o si svolge invece al di là della Porta proibita agli Uomini d'onore, la Porta del Paese delle Donne?      
Simon Clark-Il regno del sangue (King Blood, 1997)  Post apocalittico, dove delle scosse telluriche distruggono quasi completamente la razza umana.         
Stefano Benni-Terra! (1983) Comico, parla del mondo dopo una guerra nucleare causata da un topo.        
Stephen King-Cell (Cell, 2006)  Post apocalittico, in cui un impulso sconosciuto irradiato attraverso gli apparecchi distrugge il cervello, azzerando la mente, la personalità delle persone.   
Stephen King-L'ombra dello scorpione (The Stand, 1978)  La morte di quasi tutta la popolazione dell'America settentrionale (e, presumibilmente, del mondo) in seguito alla dispersione di un'arma batteriologica sfuggita al controllo dell'uomo: un virus conosciuto con il nome formale di Progetto Azzurro (e in gergo come "Capitan Trips")- mutazione letale dell'agente eziologico dell'influenza   
T. Coraghessan Boyle-A friend of the Earth (2000) Ambientato nell'anno 2025. Il riscaldamento globale e l'effetto serra hanno alterato l'ambiente drasticamente.        
Ted Thomas & Kate Wilhelm-Dalle fogne di Chicago (The clone) Nelle fogne di una grande città, per l'incredibile varietà di sostanze che vi confluiscono e l'infinito numero di combinazioni chimiche che ne risultano, può nascere in ogni momento qualsiasi cosa. La "cosa" è un grumo gelatinoso non più grande di un granello di sabbia. Un'ora dopo il granello è diventato una massa di un piede quadrato, in un'altra ora, crescendo con progressione geometrica, si espande.           
Ted Thomas & Kate Wilhelm-Il giorno della nuvola (Year of the cloud, 1970) Una nuvola cosmica avvolge per un giorno la Terra. Gli effetti non tardano a farsi sentire. Tutti i liquidi del globo iniziano a solidificarsi sempre di più mano a mano che passano i giorni. L’acqua e il sangue diventano il problema principale.      
Terry Brooks-I figli di Armageddon (Armageddon's Children, 2006)  Romanzo post apocalittico con elementi fantasy.             
Thea von Harbou-Metropolis (Metropolis, 1912)  Sindacale. La rivolta dell'uomo contro la dittatura delle macchine.         
Thomas M. Disch-Gomorra e dintorni (The genocides, 1965) La Terra è sconvolta da una infestazione di sconosciute ed indistruttibili piante di alto fusto, che hanno invaso ogni habitat e portato la maggioranza delle specie sull'orlo dell'estinzione. L'umanità è allo sbando. Costretta a rinchiudersi in piccole comunità isolate, disgregata dalla lotta fra simili, la stessa specie umana appare minacciata nella sua esistenza, complice anche una cattiva gestione della crisi globale.        
Thomas M. Disch-Gomorra e dintorni (The Genocides, 1965) Post apocalittico, in cui una infestazione di piante di origine extraterrestre devasta la Terra e porta l'umanità all'estinzione.   
Thomas Page-La piaga Efesto (The Haphaestus Plague, 1973) Da una crepa del terreno prodotta da una scossa di terremoto, escono migliaia di grossi coleotteri neri che semineranno il terrore e la devastazione su tutta la costa orientale degli Stati Uniti.       
Vittorio Catani-Il quinto principio (2009) Romanzo su un degrado prossimo venturo ambientale, economico, sociale, etico, cui fanno da contrappunto gli EE (Eventi Eccezionali), inspiegabili catastrofi che violano le leggi fisiche. La distruzione della società e dell'uomo sono rese attraverso immagini simboliche più che mai efficaci con particolari e angolature tipicamente italiane.            
Walter Jon Williams-La grande onda (The Rift, 1999) Post apocalittico.     
Walter Jon Williams-Metropolitan (Metropolitan, 1995) L'immensa città planetaria protagonista di questo romanzo, a metà fra Metropolis e Trantor, è tenuta in vita da una stupefacente forma di energia chiamata, con metafora fin troppo trasparente, Plasma.       
Walter M. Miller-Un cantico per Leibowitz (A Canticle for Leibowitz, 1959) Post apocattolico. Dopo un crollo dovuto a una guerra nucleare, la civiltà umana si sviluppa di nuovo e recupera le conoscenze perdute, ma alla fine ricade negli errori del passato e precipita in un'altra guerra nucleare.            
Walter Tevis-Futuro in trance (Mockingbird, 1980)  Tra cinquecento anni gli uomini avranno ceduto la guida della loro esistenza a robot perfetti.            
Ward Moore-Più verde del previsto (Greener than you think, 1947)  Invadente. Dove il verde prende il sopravvento e minaccia l'umanità di estinzione.       
William F. Nolan-Il mondo di Logan (Logan's world, 1977)  Gli uomini sono divisi in piccoli gruppi che conducono una vita primitiva, in una cornice di rovine e devastazione.        
Wilson Tucker-L'anno del sole quieto (The Year of the Quiet Sun, 1970) Archeologico. Testimone di un futuro tragico e disperato in un clima di paure e desolazione segnato da violentissimi scontri razziali e da una vera e propria guerra civile, come aveva profetizzato l'Eschatos (la fine delle cose). Si ritrovano in sintesi tutti i temi d'inquietudine del nostro tempo.       
Zach Hughes-Il morbo di San Francesco (The St. Francis effect, 1976)  A questo celebre santo sembrano votarsi gli scienziati, quando decidono di dare il suo nome a un'epidemia che dalle isole del Pacifico comincia a muoversi verso il continente americano, l'Australia, il mondo intero. Nulla di simile è mai stato visto: prima casi isolati, poi intere famiglie, poi villaggi, comunità, quartieri urbani sono colpiti dalla terribile piaga.         
              
             
Il fatto è che la "fantascienza delle catastrofi" affronta temi che ricorrono periodicamente come gli allarmi e le minacce che ad essi corrispondono nella realtà. Le catastrofi seguiranno alle catastrofi finché l'ultima bomba o terremoto o pestilenza o carestia eccetera avrà distrutto l'ultimo uomo. Per altri, dopo un eventuale periodo di più o meno difficile transizione, il sole tornerà a splendere luminoso su un'umanità finalmente saggia, giusta e civile, amante del vero, del buono, del bello.

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Una mia intervista sul bellissimo blog di Antonino Martino, La Natura Delle Cose. La trovate qui  lanaturadellecose